
CLAL.it – Dairy Import totale cinese
Prosegue la corsa cinese alle
importazioni di prodotti lattiero caseari nel mese di
luglio:
+14,8% in quantità e
+16,2% in valore rispetto allo stesso periodo del 2018. Sono numeri che confermano la grande “fame” di Pechino di prodotti lattiero caseari. Nei primi sette mesi del 2019, in particolare, l’import totale della Cina è aumentato dell’11,8% in quantità e del 13% in valore.
Ancora più marcata è stata la crescita delle importazioni della Cina calcolate in equivalente latte (ME), con un’accelerazione fra gennaio e luglio addirittura del 25,89% su base tendenziale. Nello stesso periodo del 2018, la crescita era stata decisamente più contenuta: +4,43%.
La Cina ha assorbito una grande quantità di polvere di latte intero (+26,6% in quantità e +17% in valore), latte e panna (+38,9% in quantità e +27,8% in valore), polvere di latte scremato (+29,2% in quantità e +43,6% in valore) e latte per l’infanzia (+16,4% in quantità e +19,2% in valore).

CLAL.it – Dairy Import cinese distinto per prodotto
Il mese di luglio ha sorriso per le esportazioni dell’Unione Europea, che ha guadagnato terreno nei segmenti del latte per l’infanzia (detiene il 74% della quota di mercato), nell’export di latte e panna (+87,9%), e nelle vendite di polvere di latte scremato (+41,7%).
Le tensioni internazionali legate alla guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti hanno penalizzato significativamente l’export americano, in forte sofferenza. Fra gennaio e luglio di quest’anno le vendite sono diminuite del 53,1% in quantità e del 41,3% in valore.
Ne hanno approfittato gli altri grandi player commerciali legati a Pechino, quali Nuova Zelanda (+23,2% in quantità e +17,7% in valore), Unione Europea (+22,3% in quantità e +11,2% in valore) e Australia (+27,5% in quantità e +20,9% in valore).

CLAL Lens- Cina e USA: gli effetti della Trade War
L’UE-28 scavalca la Nuova Zelanda in valore
L’Unione Europea, grazie alla tracciabilità e alla sicurezza alimentare delle proprie produzioni,
ha scavalcato la Nuova Zelanda in termini di valori esportati in Cina,
sfiorando i tre miliardi di dollari nei primi sette mesi del 2019.