Il Gorgonzola, fra le prestigiose produzioni casearie italiane, spicca per essere l’archetipo dei formaggi erborinati la cui notorietà si è diffusa nel mondo. Frutto di una imprenditoria famigliare che ha […]
Il Gorgonzola, fra le prestigiose produzioni casearie italiane, spicca per essere l’archetipo dei formaggi erborinati la cui notorietà si è diffusa nel mondo. Frutto di una imprenditoria famigliare che ha sviluppato l’industria di trasformazione del latte fra Piemonte e Lombardia, il Gorgonzola ha saputo adeguarsi all’evoluzione dei consumi e dei gusti. Questo mantenendo nel giusto equilibrio il marchio DOP con le marche aziendali.
In occasione dell’assemblea del Consorzio di tutela ad Expo, abbiamo posto alcune domande al presidente Renato Invernizzi per capire meglio la realtà di questo grande prodotto.
Il Gorgonzola è sinonimo di formaggio erborinato. Nel tempo, il prodotto ha saputo seguire il cambiamento nei gusti dei consumatori, diffondendosi nella tipologia “dolce”. Come si presenta oggi il Gorgonzola sui diversi mercati?
Parliamo di un formaggio che ha ottenuto il riconoscimento quale DOP nel 1996 con il Reg CE 1107, ma fa la sua prima comparsa, secondo tradizione, nel lontano anno 879.
Quindi sicuramente stiamo parlando di un formaggio della tradizione e sicuramente parliamo di un simbolo di italianità ormai conosciuto e apprezzato nel mondo, infatti circa il 30% della produzione è destinata all’esportazione, risultando il terzo formaggio nazionale DOP (dopo Padano e Parmigiano) maggiormente consumato all’estero.
I consumatori più affezionati sono Germania e Francia, a seguire, Svizzera, Regno Unito, Paesi Bassi, Paesi Scandinavi, e Spagna. Per ciò che concerne il territorio extraeuropeo, si annoverano ghiotti consumatori di formaggio Gorgonzola in Canada, negli Stati Uniti, in Giappone, in Corea e persino in Australia.
Quindi, un formaggio che piace proprio a tutti, soprattutto perché chi consuma Gorgonzola DOP sa di affidarsi ad un prodotto certificato e controllato in ogni fase produttiva, è certo della provenienza delle materie prime e può conoscere esattamente il processo produttivo che parte dal latte fino ad arrivare sulle proprie tavole.
Data la grande notorietà, anche il Gorgonzola è oggetto di evocazioni ed imitazioni. Come possono le norme del disciplinare di produzione assicurare maggiore tutela alla DOP, dando efficacia ai controlli?
In effetti il formaggio Gorgonzola DOP oltre confine è spesso vittima di usurpazioni della denominazione; se nell’Unione Europea è difeso attraverso le norme contenute nel nostro disciplinare depositato in sede comunitaria, fuori dall’Unione i rischi sono maggiori. In questi ultimi anni si stanno realizzando numerosi accordi bilaterali con i diversi stati del mondo, per definire protocolli di protezioni tramite le registrazioni dei marchi o della denominazione “Gorgonzola”. Inoltre sono molto attive le collaborazioni con i diversi organi internazionali di vigilanza per i controlli delle stesse DOP sui territori esteri.
Grandi marchi aziendali sono associati alla DOP Gorgonzola. Ritiene il binomio marchio collettivo/marca aziendale una opportunità od un freno per la DOP?
Certamente una grande opportunità; rispetto ad altri formaggi DOP, dove il marchio collettivo è maggiormente conosciuto rispetto alla marca che lo commercializza, il Gorgonzola da sempre è accompagnato dal brand dell’azienda, anche perché in passato ed attualmente, le stesse aziende promuovono campagne di informazione massicce per sostenere la propria marca. Di queste iniziative ovviamente ne beneficiano poi tutte le aziende che vendono Gorgonzola.
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